Hootsuite Ambassador da pochi mesi, Hootsuite lover da parecchi anni, Erik Senesi è un professionista giovane, in gamba, dinamico e creativo. Appassionato di tecnologia, web e social network, lavora a Como come consulente di Digital Marketing e ogni giorno aiuta imprese e professionisti a promuoversi e comunicare in maniera efficace e persuasiva online. “La mia mission è digitalizzare le imprese per facilitare la loro crescita e il loro lavoro, e per far sì che il web sia un compagno di viaggio utile e non un peso da affrontare ogni giorno.”
Il digital: da passione a professione
Oggi la sua intraprendenza l’ha portato a proporre un progetto innovativo in una delle scuole più in voga del comasco: l’I.S.I.S. Paolo Carcano di Como, conosciuto anche come Setificio. Il progetto, approvato con entusiasmo dal Collegio dei docenti, nasce da una domanda: “Ma perché non viene insegnato il digital a scuola?”. Hootsuite, da sempre impegnato nell’educazione di professionisti e aziende con strumenti quali Podium e Hootsuite University, gli ha voluto dare una mano. Da qui l’idea di riportare Hootsuite sui banchi di scuola.
Il digital a scuola: Hootsuite a primo banco
Il corso sperimentale su Personal Branding e Comunicazione Digitale si è tenuto dal 7 aprile al 15 aprile e ha visto protagoniste le classi quinte superiori del corso di grafica e comunicazione, già impegnate in progetti scuola-lavoro e incontri con le aziende.
“Dopo la maturità alcuni dei ragazzi andranno all’Università, altri cercheranno lavoro in aziende e agenzie di comunicazione. Per loro è dunque fondamentale acquisire le competenze necessarie a promuovere se stessi online, ma soprattutto conoscere gli strumenti più utili ad una gestione professionale quotidiana di web e social network. Ecco perché l’idea di collaborare con Hootsuite e con Marianna Guglielmino, Social Media Coach per l’Italia in collegamento dall’ufficio di Londra: per presentare loro il gufo e le potenzialità della piattaforma, da sempre mia compagna di viaggio.”
La reazione dei ragazzi
“Come mi devo comportare? Devo cancellare i post pubblicati in passato?” Questa una delle prime domande dei 25 studenti quando Erik ha mostrato loro come aziende e professionisti di tutto il mondo utilizzano i social per promuovere il proprio lavoro, i propri prodotti e i propri servizi.
“I ragazzi erano stupiti e perplessi: non pensavano che si potesse fare un uso professionale dei social network, ma quello che li ha scossi maggiormente è stato scoprire che tutto quello che viene postato rimane online e potrebbe fare capolino in qualsiasi momento, anche in futuro.”
Erik, che si occupa di formazione anche per l’organizzazione di categoria FIMAA Como, è abituato a parlare di digital, ma di solito si rivolge ad un pubblico di professionisti tra i 30 e i 40 anni. Quando gli chiediamo quali differenze ha riscontrato, ci risponde: “La percezione è completamente differente. Mentre gli adulti imparano ad utilizzare i social per integrarli all’interno della propria strategia commerciale, i ragazzi li usano principalmente per rimanere in contatto con i propri amici. Spesso non sono consapevoli del fatto che quello che postano potrebbe avere delle conseguenze, ecco perché è importante che prendano coscienza di quello che fanno e pubblicano online”.
Social network preferiti?
Snapchat, Instagram e Facebook. LinkedIn non pervenuto. “Solo 3 su 25 l’avevano sentito nominare, invece è uno dei social network sui cui dovranno puntare di più per presentarsi al mondo del lavoro con le carte in regola. Per questo abbiamo dedicato un’intera giornata a creare il proprio profilo online, al fine di mettere in luce le competenze acquisite a scuola e i talenti peculiari di ciascuno di loro.”
I docenti
Digital device generazionale: come hanno reagito i docenti in compresenza? “I docenti erano curiosi e affascinati. Alcuni di loro hanno scoperto questi nuovi strumenti insieme ai propri studenti e hanno partecipato attivamente con domande davvero interessanti, come quella sulla possibilità di utilizzare Whatsapp, strumento che utilizzano quotidianamente, come mezzo per fare Personal Branding.”
E Hootsuite?
“Hootsuite ha riscontrato un enorme successo, in particolare funzioni quali la ricerca geolocalizzata dei post, dei tweet e delle foto pubblicate sui social.“ ci racconta Erik. “Tutti i ragazzi hanno aperto un account gratuito, hanno collegato i propri social network e hanno compreso l’importanza di pubblicare con costanza e fare ricerche per inserirsi nelle conversazioni, stringere nuove relazioni e interagire con potenziali clienti o datori di lavoro. Hootsuite potrà aiutarli anche in futuro, quando dovranno misurare i risultati ottenuti grazie alla propria attività sui social.”
Insomma, Hootsuite e l’intero progetto hanno fatto colpo, tanto che altre scuole hanno richiesto la docenza di Erik e si stanno aprendo all’insegnamento dei social a scuola. Un grande successo, dunque, che lo rende un pioniere dell’educazione digitale, oltre che un perfetto Ambassador di Hootsuite.
“Sono convinto, per esperienza personale, che utilizzando al meglio il web e i social network si possa creare una via privilegiata verso grandi opportunità, come avere più clienti o posizionare i propri prodotti, e che la tecnologia e il progresso non siano nemici della quotidianità ma alleati utili a raggiungere i propri obiettivi. Formando i professionisti della comunicazione di domani spero di dare il mio contributo a cambiare il modo in cui le aziende comunicano online.”
Noi di Hootsuite non potremmo essere più d’accordo con lui.
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